Libri   Home Page   Contattami   Iscriviti   Home Page  
Utente
Pass
Vai


  ARCHEOLOGIA  
Questa rassegna di fotografie e commenti non ha la pretesa di opporsi alle gerarchie canonizzate dell'archeologia, né il velleitario arbitrio di scoprire qualcosa di già rivelato, ma è solo e soltanto una viva complicità del sottoscritto allo stupore suscitatomi da luoghi e reperti, per quanto già noti e conosciuti, legata indissolubilmente all'epoca della visione, allo stato d'animo e, non ultimo, da chi mi accompagnava…

Kouros di Mothia
Vº sec. a.C.
Museo Whitaker di Mothia (Marsala)


Questa bella statua, conservata nel piccolo museo di Mozia, isola collocata nelle basse acque del cosiddetto Stagnone, distante pochi km da Marsala e facilmente raggiungibile mediante un servizio di motobarche che la collega alla costa, è forse il reperto più significativo, peraltro tra i più recenti, degli scavi condotti sul sito della città fenicia iniziati da Giuseppe Whitaker nel 1921
e che hanno rivelato la struttura di una città fenicia.
Ma la caratteristica più importante del luogo, a mio avviso, è la verginità dello stesso rispetto ad altri importati luoghi archeologici ormai stretti e soffocati dalle morene urbane avanzanti.
Per maggiori informazioni o approfondimenti visitare il sito della Fondazione Giuseppe Whitaker...
web.tiscali.it/fondazionewhitaker/Mozia/mozia

Rhyton a testa di cane
Museo Jérôme Carcopino (Aléria)

Rhyton zoomorfo a testa di cane, ritrovato negli scavi della città di Alèria in Corsica, attribuito sbrigativamente dalla didascalia del Museo Jerome Carcopino dove è esposto, a produzione etrusca. In realtà Alèria fu occupata per un periodo dagli etruschi, che già possedevano empori in corsica, dopo la storica battaglia di Alalia (535 a.C.), nella quale alleati con i cartaginesi sconfissero i focesi che si erano attestati sull'isola (dove anch'essi possedevano degli empori) a seguito della migrazione di massa da Focea (sulla costa dell'Asia Minore, vicino Smirne) cinta d'assedio dal condottiero persiano Arpago che aveva invaso la Ionia su comando del Re Ciro del quale, l'intraprendente generale, aveva favorito l'ascesa al trono diramando nel sangue una ingarbugliata contesa dinastica (racconta Erodoto). La battaglia è altresì nota per la crudeltà di etruschi e cartaginesi che dopo aver deportato a Cere (l'odierna Cerveteri) i marinai focesi catturati, colà nella piazza del mercato, preceduto da un rito sacro, li giustiziarono mediante lapidazione.
Tornando al rhyton è possibile ( così come molti altri manufatti attribuiti erroneamente in passato a produzione etrusca), che gli etruschi li abbiano solo commercializzati nel mediterraneo (tenendo presente che fino all'inizio dell'ottocento i famosi vasi attici erano creduti di produzione etrusca, poi correttamente attribuita alla loro esatta provenienza):e che siano, invece, di probabile produzione cipriota come altri reperti sparsi per i musei dell'area del Mediterraneo farebbero ritenere (anche per la fantasiosa miscela di forme, colori e soggetti non comuni alla cultura estetica etrusca peraltro notevole sotto altri punti di vista).

I focesi scampati alla battaglia e profughi dalla Corsica si trasferirono ad Elea, nell'Italia meridionale (Velia per i romani), da loro fondata nel secolo precedente e dove, all'incirca in quegli anni, il filosofo Parmenide fondò la celebre scuola eleatica.

Rhyton a testa di cavallo
Museo Jérôme Carcopino (Aléria)

Idem come l'immagine precedente assieme alla quale esalta ulteriormente la capacità artigianale della cultura e degli artefici che espressero questi manufatti nei quali, quella consapevole capacità, oggi genericamente riconosciuta arte, stava lentamente assumendo elementi estetici.

Askos a forma di anatra
Museo Jérôme Carcopino (Aléria)

Idem come le altre due foto precedenti ma in questo manufatto, in modo particolare, è evidente che il gusto per il "bello" si associa, se non sopravanza, la mera ricerca efficiente e utilitaristica che giustificava il lavoro dell'artigiano.

Auriga Delfico
Vº sec. a.C.
Museo Archeologico (Delfi)


Busto di Nefertiti
XIVº sec. a.C.
Altes Museum (Berlino)


Dopo una migrazione continua tra una sede e l'altra prima di Berlino Est, poi della Berlino capitale unitaria, questo busto rappresentativo di una bellezza antica e moderna allo stesso tempo, unificata con preveggente capacità estetica dall'artefice (e che fa innamorare anche chi già innamorato), ha trovato finalmente la sua definitiva collocazione nel prestigioso Altes Museum della capitale tedesca.

Stele antropomorfa
Sito Preistorico di Filitosa (Filitosa (Corsica))

Filitosa in Corsica, nell'area di uno dei rari musei di proprieta privata, gestito anni fa dalla famiglia Cesari (nome assai diffuso in Corsica), è uno dei siti meglio organizzati per quanto riguarda le civiltà megalitiche che dal 4° al 3° millennio esercitarono il loro primato evadendo dalla buia preistoria...
Per maggiori informazioni o approfondimenti visitate il ben organizzato sito www.artepreistorica.it

Stele antropomorfa
Sito Preistorico di Filitosa (Filitosa (Corsica))

... Questo guardiano megalitico per quanto assai lontano nello spazio ci ricorda la suggestione delle statue dell'isola di Pasqua...
Per maggiori informazioni o approfondimenti visitate il ben organizzato sito www.artepreistorica.it.

Stele antropomorfa
Sito Preistorico di Filitosa (Aléria)

cippo apparentemente antropomorfo ma anche di chiara appartenenza a simbologie falliche...
Per maggiori informazioni o approfondimenti visitate il ben organizzato sito www.artepreistorica.it.

Stele antropomorfa
Sito Preistorico di Filitosa (Filitosa (Corsica))

idem come la foto precedente accentuando il riferimento fallico...
Per maggiori informazioni o approfondimenti visitate il ben organizzato sito www.artepreistorica.it



 
      Libri   Home Page   Contattami   Iscriviti   Home Page